Pagliacci e Mascherati

Yato, Hideo, Yuri

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    Prologo

    Minarai - 1

    Avevamo lasciato Kiri la sera prima su una nave che trasportava altri ninja che, una volta arrivati al porto nel Paese del The si sarebbero dispersi per missioni di vario tipo, ma io e Hideo non eravamo là per questioni ufficiali, pur avendo richiesto e ottenuto il permesso dal Maestro per muoverci da Kiri. Indossavo i pesanti e scomodi abiti di Minarai e sarei rimasto quasi tutta la notte sul ponte della nave a scrutare l'orizzonte, meditando per tenere sempre accesa la fiamma dell'Odio che a poco a poco stavo coltivando: il fastidio indotto dai vestiti e dalla carenza di sonno erano uno stimolo, continuo e frustrante, da usare a mio vantaggio proprio come da insegnamenti del Maestro. Avevo detto al giovane Hideo di non disturbarmi durante la traversata e che gli avrei fornito i dettagli sul nostro obiettivo solo una volta a terra, quindi stava a lui riempire le ore di viaggio: che scegliesse di dormire o addestrarsi non faceva differenza per me.

    Una volta sbarcati, la mattina dopo, mi sarei avvicinato a lui non appena toccato terra. Vieni, dovremo correre per mezza giornata. Il nostro obiettivo è tra i territori della Pioggia e quelli dell'Erba. E senza attenderlo avrei iniziato il viaggio, appena un pò più veloce di quanto Hideo fosse capace, così da costringerlo a usare tutte le sue energie o sporadici impasti per starmi dietro, a meno di inventarsi qualcosa, e naturalmente non mi sarei mai fermato per aspettarlo: se mi avesse perso di vista la colpa sarebbe stata solo sua. Sbrigati. Sarebbe stato il massimo della mia interazione, dietro la maschera austera di Minarai, almeno fino all'arrivo, nei pressi di una locanda dall'aria malfamata in un paesucolo di periferia che viveva perlopiù di pastorizia e agricoltura. Ame non è distante. Avrei commentato una volta a destinazione. Sono abituati a vedere shinobi o persone dall'aspetto bizzarro quindi non faranno domande. Il nostro obiettivo è la tua formazione, ma rammenta che non sono un tuo sensei quanto piuttosto un senpai. Anche per me questo è addestramento.

    Hai ripreso fiato?
    Quale che fosse la risposta la avrei ignorata, iniziando a camminare verso l'edificio. Hai avuto paura e sei arrivato a dire sciocchezze al Maestro. Non posso e non voglio sradicare la paura dal tuo animo, e farlo sarebbe un'inutile spreco di risorse. Noi siamo qui per farti avere più paura. Talmente tanta da impazzire. E il tuo addestramento sarà sopravvivere. Un traditore della Zanna è la persona che dobbiamo incontrare: Daigoro Isuka. Lui ci aiuterà, non pensare a chi ha coperto il pagamento della sua opera. Entrando nella sala comune avremmo notato un gran numero di persone in abiti civili, ma anche cinque o sei shinobi dal coprifronte celato ma con abiti che ricordavano le divise ufficiali tanto di Konoha che di Oto, mentre altri tre strani individui dotati di armi di grandi dimensioni (un'ascia, una naginata e una clava) e vestiti sgargianti stavano discutendo animatamente in un tavolo al centro. Noi sederemo là. Avrei detto, facendo cenno a uno dei camerieri, che non si sarebbe certo azzardato a fermarci (inclusi eventuali Mondi al servizio di Hideo). Daigoro arriverà a minuti. Fino ad allora...parlami di te. Perché questa necessità di diventare forte? Cosa ti ha fatto Momin per renderti così debole nell'animo? Cosa avrebbe risposto Hideo, e cosa avrebbe chiesto di rimando?

    Dopo pochi minuti la porta si sarebbe aperta, lasciando che una persona a me conosciuta entrasse mentre rideva di gusto. Ohohohoh! Mia cara, non vedevo l'ora di provare l'arrosto di questa locanda. Mi dicono che solo un pagliaccio di prima classe come io sono possa realmente commentarne il gusto! La persona che era entrata era vestita da pagliaccio, con colori sgargianti e un'aria completamente svampita, ma nel momento in cui entrò tutti nella stanza si irrigidirono, come se non si aspettassero affatto di vederlo là, come se lo conoscessero...e lo stesso valeva per me. Il Pagliaccio...non abbassare la guardia, è un formidabile avversario. Anche se non sapevo poi tanto di più, visto che lo avevo incontrato in condizioni di grave fragilità.

    Era accompagnato da una donna che aveva incontrato appena fuori dalla porta, dopo alcuni messaggi che si erano scambiati attraverso metodi noti solo a loro due. Accomodati, mia cara, accomodati. Sono anni che non siedo con una bella donna in un tavolo di una locanda malfamata, eppure uno dei prerequisiti di un Pagliaccio di prima classe è proprio intrattenere le signore in ambienti di basso rango. Si sarebbero seduti dopo uno sguardo del clown che mirava a calmare gli animi, un pò troppo lontano per origliare, e dopotutto non erano affari miei. Tornai a Hideo e alle nostre conversazioni, mentre il Pagliaccio sedeva con la sua accompagnatrice. Allora, per cosa hai voluto incontrarmi, mia cara? L'ultimo nostro scambio riguardava la pessima idea che hai avuto per la questione di Giugno, no? Detta così sembrava parlasse del mese e non certo della spada ora modificata. Sono tutto orecchi. Non badare alla gente qui intorno, si faranno gli affari loro: dopotutto la Corte di Kusa avrà luogo fra due ore proprio qui vicino, e tutti quelli che vanno alla Corte sanno che non è una buona idea inimicarsi Waru il Pagliaccio. Spiegò, serafico, in attesa della sua interlocutrice.
     
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    Pagliacci e Mascherati

    I: L'Addestramento di un vero Miranai



    Quella partenza mi aveva preso in contropiede.. non mi sarei mai aspettato che il Miranai, dopo aver deciso di perseguire il suo addestramento e non diventare mio sensei, si facesse vivo per portarmi con se in quel del Paese del The. Di primo acchito pensai che Kensei avesse avuto una qualche idea per il mio addestramento dopo quel giorno in amministrazione in cui mi ero in mezzo tra lui e la punizione per Youshi, giorno in cui decise che un po' della sua attenzione sarebbe andata anche verso di me per scoprire di cosa sarei effettivamente stato capace in futuro con la giusta guida. Un Miranai socievole quello scelto dal Mizukage.. Mi aveva chiesto.. o più che altro informato.. che non avrebbe voluto disturbi durante la traversata e decisi, anche per rispetto verso quella persona che ancora conoscevo poco, di fare come aveva chiesto e non recare disturbo ai suoi pensieri, qualunque essi fossero. Passai del tempo ad osservare i vari passeggeri della nave tra cui erano presenti molti altri Ninja, probabilmente anche loro dispiegati nel continente. Era curioso di come molti shinobi, non per forza Kiriani, si assomigliassero in modo molto marcato. Non fraintendete.. non tanto nell'aspetto fisico ma bensì nelle loro azioni ai rumori improvvisi, ai suoni forti e alle voci soffuse.. sempre sull'attenti, pronti a scattare in qualsiasi momento per contrastare un possibile pericolo. Questo mi fece molto pensare.. in quanto avevo incontrato una persona del tutto differente che aveva lasciato nella mia mente un ricordo completamente diverso da quello che mi stavano lasciando questi Ninja. Quella notte di inverno in cui io, mia madre e Kimiko fummo presi alla sprovvista dallo Shinobi che poi portò via la ragazzina era ancora ben incisa nella memoria e quell'uomo non sembrava essere per nulla attento a ciò che sarebbe potuto succedergli.. non si sentiva in pericolo, tanto da lasciare due persone in vita dopo quello che aveva fatto, per poi sparire nel nulla come era arrivato. Mi persi quindi nei miei ricordi e nei miei pensieri, scrivendo alcune considerazioni su di un diario che portavo con me, tutti quei dettagli mi avrebbero aiutato a ritrovarla?

    Arrivati sulla terra ferma di buona mattina partimmo subito per il luogo designato e di cui in realtà ancora non sapevo nulla. Non ne feci un problema però.. anche conoscendo poco il Minarai la mia fiducia verso di lui era talmente alta dopo ciò che avevamo passato ad Azumaido che non mi feci problemi a seguirlo senza fare ulteriori domande. In realtà però seguirlo non si rivelò poi così semplice.. la differenze tra i nostri passi si faceva sentire e, anche se non così pesante, rischiava di distanziarci di molto sulle lunghe distanze. Dovetti escogitare qualcosa per non rimanere indietro e mi basai, più che sulla sola prestanza fisica, sul potere a cui avevo accesso in quel momento e alla mia mente, acuta e strategica, per superare quella difficoltà. Mentre io e Shurado cercavamo di seguire il Miranai, veloce nei suoi movimenti, capii che il perderlo da davanti a me non sarebbe stato un problema fino a che Bianca, in alto nel cielo, avrebbe avuto la possibilità di tagliare parti di strada e di sentieri, muovendosi in linea retta sopra di noi e fornendo sempre la posizione del Miranai a me tramite i suoi sensi. in più il fatto di poter vedere dall'alto mi avrebbe permesso di capire possibili scorciatoie e sentieri secondari che, anche se mi avrebbero fatto sparire dalle spalle del Pupillo del Mizukage, me lo avrebbero fatto raggiungere minuti dopo, spuntando da qualche bosco o strada secondaria. Questo non vuol dire che quella traversata non fu stancante infatti, una volta arrivati, dovetti riprendere fiato per qualche minuto prima che il mio respiro si ristabilizzasse. [Note]

    Un cenno di assenso fu la mia risposta all'affermazione del Miranai quando fummo nelle vicinanze di Ame. Quindi è qui ad Ame che voleva portarmi? cos'à in mente per la mia formazione? i miei interrogativi comunque ebbero risposta di li a poco. Avrei scoperto i piani della persona davanti a me, e mi sembrarono.. senza scrupoli e senza cuore! Quando sentii come voleva farmi provare la vera paura, tanto da farmi impazzire, un buco allo stomaco mi diede delle sensazioni spiacevoli ma cercai di resistere fino a che l'adrenalina di quel momento mi avrebbe permesso di riprendermi del tutto. Estremo.. ma penso di capire il perchè di questa scelta. Provare quelle sensazioni mi darà la possibilità di rendermi conto di ciò che è davvero la Paura? Farò in modo di farmela amica allora. Ci sedemmo, attendendo l'arrivo di un traditore della Zanna.. ero abbastanza ignorante sull'argomento ma quello sarebbe stato il momento perfetto per sapere qualcosa di più sulla questione. Strano.. sei il primo Kiriano ad interessarsi alla mia storia. iniziai a battere le dita sul tavolo una dopo l'altra non che sia un segreto ma solitamente non è una cosa di cui parlo spesso.. ho bisogno di potere per ritrovare una persona e strapparla dalle grinfie di chiunque la abbia rapita. Sono passati più di dieci anni da quando è scomparsa ma dentro di me sento che lei è ancora viva e da qualche parte in questo mondo. Ho bisogno del potere per contrastare qualsiasi organizzazione, accademica o meno, abbia deciso di portarla via. Parlando di queste cose il mio visto si faceva sempre più serio e la rabbia, come un fuoco appena alimentato, cresceva sempre di più dentro il mio corpo, arrivando a causare addirittura la fuoriuscita di qualche goccia di chakra distruttivo dalle mie dita, che crearono delle piccole e poco visibili crepe sul tavolo davanti a noi. Per quanto riguarda Momin.. è riuscito a raggirarmi.. mi ha fatto credere che questo potere fosse un dono ma in realtà, dentro di me, inizio a capire che potrebbe averlo fatto per qualche altro motivo.. Quello che ha fatto utilizzando questo potere ad Azamaido, non solo nella nostra missione di qualche tempo fa ma anche molto prima, ad esempio al villaggio di Soketsu Sakura, è qualcosa di atroce e se davvero questo mio potere lo aiutasse in qualche modo a perseguire quei piani.. beh.. è da fermare in qualche modo. A quel punto incrociai le braccia. E tu Miranai? hai un nome? e come sei diventato il pupillo del Mizukage? in tanti provano a ricevere i suoi addestramenti ma quelli che effettivamente li hanno ricevuti si possono contare sulle dita delle due mani..

    Il nostro discorso in caso si fosse protratto di molto sarebbe stato interrotto dall'arrivo di un peculiare personalità che si scopri chiamarsi Waru, il pagliaccio. Questo tipo sembrava accompagnato o accompagnare un'altra figura.. una donna che attirò la mia attenzione per un particolare preciso: I suoi occhi avevano un colore simile al mio, colore stranamente inusuale. Conosci quella donna Miranai? e cos'è la Corte di Kusa? Avrei chiesto a bassa voce al Sempai.

    Chakra Rimante: 74 Bassi

     
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    Mi erano serviti due mesi di buona parte dei ricavi della Lacrima d'Argento. Tanto era stato il costo che avevo pagato, e la fatica che avevo profuso, per ottenere degli oggetti tanto desiderati. Ma con il cuore pieno di gioia e l'animo sereno lasciai alle mie Geishe la gestione del locale mentre io varcavo la sua soglia e mi dirigevo, come d'accordi segreti, al luogo in cui avrei trovato la Liberalità di Hayate, ovvero il destinatario dei miei regali.

    Chiaramente non mi sarei presentata alla Virtù con il mio solito aspetto, quello di Yuri, questo perché era bene distinguere la mia vita ad Ame con l'associazione ad Hayate. Così assumendo le forme di una ragazza qualunque (un po' gracile a dire il vero) mi sarei presentata più che puntuale, con in abiti tradizionali e con una borsetta in mano, la quale ovviamente conteneva oltre che al trucco e un profumo di prima qualità anche i regali per la mia Virtù preferita.



    Una volta riunito con la Virtù mi sarei prodigata in un profondo inchino, in segno di altrettanto profondo rispetto. Mascherando la voce lo avrei salutato E' un onore incontrarla di nuovo, e la ringrazio per avermi dedicato del tempo. Commentai, fiera di trovarmi al cospetto di uno dei miei punti di riferimento dopo che avevo abbandonato la via del Ninja accademico.

    Una volta entrati in quella che sembrava poco più di un bettola mi limitai ad un cenno di sorriso riguardo al commento dell'arrosto, mentre squadravo tutte le persone che erano presenti lì all'interno. Sapevano che Waru era a capo della Corte. Un rispetto dovuto. E tutti quanti sembravano portare rispetto alla Liberalità. Ciascuno di loro era ben consapevole del motivo per il quale noi tutti eravamo giunti. Anzi no, tutti a parte me. Gli altri aspettavano l'apertura del mercato. L'arrivo della Corte di Kusa. Io invece non desideravo altro che parlare, finalmente con un po' di tranquillità, con Hayate. Se poi alla Corte fosse riuscita a cogliere qualche informazione o utilità ben venga, ma quella non sarebbe stata di certo la mia intenzione iniziale. Potevo forse ottenere informazioni sulla posizione di Settembre Inviolabile o Marzo Luttuoso.

    Così una volta seduti al tavolo e accomodati per bene ascoltai l'introduzione del Pagliaccio e prima ancora di entrare nell'argomento avrei incalzato l'uomo, assicurata dallo stesso che potevo parlare liberamente (anche se chiaramente avrei tenuto un tono di voce decisamente contenuto e basso) Liberalità, ho portato con me due regali. Questo per perdonarmi ancora dal nostro primo incontro. Il primo regalo è un abito, confezionato a mano dai migliori sarti di Ame. Si trattava di un vestito da pagliaccio, di primo livello. Esattamente come quello che indossava la Liberalità. I colori erano due: rosso e bianco. Era qualcosa di straordinario, si trattava infatti di un tessuto pregiatissimo ottenuto dalle pelle di non note evocazioni magiche.. e di conseguenza era dotato di una elasticità fuori dall'ordinario. Ma non solo, la qualità di traspirazione era sublime oltre che la leggerezza. Il costo era dettato dal lavoro manuale del sarto ma anche dal pagare i cacciatori di frodo per ottenere quelle pelli così preziose E' suo. Lo accetti, la prego. Il secondo regalo è invece conviviale. Estrassi una bottiglia di Saké. Uno dei migliori Saké al mondo, a detta dei più fini palati e degustatori. Si tratta di un Saké straordinario, proviene da Konoha. Da una piantagione selezionatissima. Deve sapere che è sensibile al chakra. Se concentra un po' di chakra, a seconda della quantità, in autonomia il Saké diventa freddo, gelido, oppure caldo... dipende da come preferisce berlo. Se mi permette...

    E se la Liberalità me lo avesse concesso allora avrei versato due bicchieri di quel Saké, dimostrando tutta l'arte che avevo appreso alla Lacrima. A quel punto però non rimase che entrare nel vivo della questione Sì, Liberalità sono qui per parlare. Se il Coraggio è stato ed è il mio Sensei nell'aspetto puramente Shinobi. Nella forza e nel potere, che cerco con tutta me stessa... io vedo in lei la mia guida come superiore in Hayate, lei mi conosce completamente. Il suo modo di porsi, e la sua sicurezza sono un esempio. Una fonte di ispirazione da seguire. Ero sincera Mi sento tremendamente... sottolineai bene quell'ultima parola Carente nella nostra Confraternita. Le occasioni in cui ho avuto modo di parlare sono sempre state poche, intervallate da scontri mortali. Illusioni feroci. Armi di Iwa. Esseri semi-divini. Nel caso avrei raccontato al Pagliaccio, nei dettagli, di K e il suo scontro contro il Coraggio. Sospirai, incerta Dunque potrei farle delle domande scomode, oppure banali. La prego già da ora di perdonarmi. Ma sono curiosa di sapere. Accetta di insegnarmi le vie di Hayate? Chiesi, con uno sguardo aperto e sincero. Nel caso affermativo allora avrei iniziato Partendo a rispondere dalla sua prima domanda è sì. Sono consapevole di aver commesso una blasfemia con Giugno. Ma non vedo l'ora di partire e cercare il mercante d'armi per trovare Seiken. Il Coraggio è il mio Sensei, e gli devo tutto. Ma allo stesso tempo mi sono reso conto dei suoi limiti, è stata la Mansuetudine a farmelo presente. Io ho capito una cosa. Una verità a cui sono giunta da sola, dopo tanto tempo passato con la Virtù. Il Coraggio è Agosto Furioso, giusto? In qualche modo si è incarnato in un essere vivente. E' per questo che è così “furioso” quando si parla di modificare Giugno. Ho toccato uno dei suoi fratelli. Non mi perdonerà mai, se lo verrà a sapere. Ero arrivata a quella conclusione dai numerosi indizi che avevo raccolto negli anni, in particolare dopo aver interrogato mentalmente Luglio d'Accompagnamento Ma se dovessi consegnare Seiken al Coraggio non potrei condannarlo allo stesso tempo? Se K dovesse riuscire a disarmare così facilmente il Coraggio di nuovo potrebbe utilizzare Seiken per distruggerlo o dominarlo. O chissà cosa altro. La prego, Liberalità. Insegni al Coraggio come difendersi da K, da quel spadaccino così micidiale. Il Coraggio in più di una occasione si è riferito verso di lei come... potrei dire... una sorta di amico. E' l'unica persona che credo sia disposta ad ascoltare.Era una preghiera vera, preoccupata. E lo avrebbe capito.

    Cambiando invece argomento Liberalità ho alcune domande. Frutto forse dalla mia esperienza ad Ame mi sono sorti dei dubbi. Davvero Hayate, la Confraternita, mira a garantire l'immortalità a tutti? Anche di fatto alle persone che ostacolano la Confraternita stessa? Perché? Che senso avrebbe? Domande più che lecite E poi a che punto siamo per raggiungere l'Immortalità perfetta? Ci sono stati progressi? Posso aiutare in qualche modo? Altre domande altrettanto lecite. Avevo ancora un'altra domanda prima di ascoltare le risposte della Liberalità Che cosa significa “ Io sono Hayate “? Percepisco qualcosa quando pronuncio quella frase, ma non colgo il suo significato profondo. Sono confusa, Liberalità. Conclusi, in attesa di sentire ciò che mi avrebbe detto la Virtù.



     
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    Invocazione alle Muse

    Minarai - 2

    Scossi il capo mascherato alle parole di Hideo. Amica? No, tu fraintendi e non sei ancora pronto. La paura non deve essere tua amica. La paura deve essere un tuo strumento. Devi renderla tua schiava, usarla per il suo scopo e nulla di più! Sentenziai, spietato, rammentando gli insegnamenti del Maestro che trovava immenso diletto nell'usare le Emozioni come mero combustibile per le proprie azioni, sacrificate all'Odio di cui era permeato. Una volta seduto chiesi al mio kohai di dirmi qualcosa, e feci un sorriso ben celato dalla maschera quando disse che ero il primo Kiriano a interessarsi della sua storia, dato che non ero affatto un Kiriano. Osservai in silenzio e senza movimenti del corpo la sua spiegazione, e mentre la sua ira montava sollevai la mano. Ecco. Fermati e respira. Non placare l'emozione ma assaporala...l'Ira è potente. Ti è stato strappato qualcosa e lo rivuoi indietro, il non averlo è causa di ira. Lascia che scorra, lascia che ti faccia male. E prendi tutta quella forza. Rammenta l'emozione, tieni il ricordo che la provoca in uno scrigno nella tua mente. La mia immagine mentale era una fiamma in cui gettare le emozioni come ciocchi di legno, ma ogni persona era diversa, e Hideo avrebbe presto trovato la sua. Aprilo e usala, quando hai bisogno di potere. Ma non permetterle di farti perdere la concentrazione, o tutto ciò che avrai sarà debolezza. Avevo semplicemente riportato, parafrasate, le parole del Maestro, non mi stavo certo ergendo a suo sostituto.

    Dunque qualcuno ti è stato tolto. Il potere è utile, certo. Ma non lo stai perseguendo realmente...sei stato traviato, distratto, sei stato debole. La tua mente deve essere una lama di acciaio indistruttibile, anche se flessibile, se vuoi qualcosa. La disciplina era tutto. Dimmi, hai cercato ciecamente potere per fronteggiare gli ostacoli...ma conosci almeno la natura degli ostacoli? Da come parli, sembra che tu non abbia la più pallida idea di dove sia questa persona o cosa sia successo. Il potere di cui hai bisogno è certo fondamentale, ma senza saggezza e informazioni...a che serve? Non ero realmente interessato alle sue vicende, ma ogni informazione poteva tornare utile, pertanto invitarlo a condividere quanto sapeva poteva in futuro essere usato a mio vantaggio, dopotutto. A chi ti sei rivolto per la tua ricerca?

    Poi parlammo di Momin e delle vicende di Azumaido e del Soketsu Sakura. Dunque un potere elargito. Tra me e me pensai a quanto fosse stato fortunato: io senza alcun talento né dono esterno avevo dovuto afferrare tutto con le unghie e con i denti, abbassando la testa di fronte a innumerevoli ninja esperti per ottenere aiuto e consigli. Gettarlo via a mio dire è sconsiderato. E' una resa...significa solo che non hai la forza né il coraggio di usarlo a tuo scopo. Un vero peccato. Come dissi agli eventi di Azumaido...potresti essere fondamentale contro i piani di Momin proprio perché lui ti sottovaluta e ti crede una pedina incapace di opporsi a lui. Alle sue domande poi rimasi in silenzio per alcuni secondi, pensando se ignorare del tutto la sua domanda o fingere di intessere un legame, magari attirando ulteriormente la sua attenzione. Io sono il Minarai. L'Apprendista. Questo è l'unico nome rilevante. Sono allievo del Maestro perché lo considero una persona degna di rispetto, qualcuno che ritengo degno di usarmi, mentre io lo uso a mio modo. E sospetto che il suo parere sia affine al mio. Ma questi sono pensieri e filosofie di chi segue la Via della Spada, non quella ninja.

    L'arrivo del Pagliaccio cambiò molte delle carte in tavola ma non sembrava immediatamente pericoloso per noi. Non conosco quella donna, ma non è strano che uno come lui abbia compagnia. Da quel che ho sentito ad Ame, la Corte di Kusa è un mercato nero itinerante, vincolato da fuuinjutsu e rituali di immensa potenza, dove si può partecipare solo se invitati. E chiunque arrivi per la prima volta... Feci un cenno verso il Pagliaccio. ...viene sempre accolto dal Pagliaccio, che si dice essere il creatore della Corte. Io lo incontrai tempo addietro, fuori dai contesti del mercato nero, ma non so molto altro. Spiegai.

    Poco distante, Waru il Pagliaccio, segretamente la Liberalità di Hayate, aveva preso posto assieme alla sua affascinante accompagnatrice, sebbene la bellezza di lei fosse appena un'ombra della sua elegante presenza. Un regalo per me? Oh, cielo, cielo, cielo! Mi chiedo cosa possa essere? Sono così poco abituato ai regali, a parte quelli dei fan! Avrebbe detto alla menzione di un regalo, battendo debolmente le mani come un bambino eccitato il giorno del suo compleanno. I suoi occhi si allargarono con tanto di una singola lacrima nell'aprire il pacco che conteneva il meraviglioso abito. Santi numi, è meraviglioso, ti sarà costato un occhio della testa, è della Maison Mizu di Kiri, vero? Riconosco i broccati! Passò la mano sul tessuto come se lo stesse respirando. Sarà un successone alla mia prossima esibizione, degna di un Pagliaccio di Prima Classe, assolutamente! Aggiunse mostrando a Yuri un piccolo volantino della Corte, con sopra Waru e il suo spettacolo di palloncini. Nell'immagine indossava esattamente lo stesso vestito che Yuri gli aveva portato. Sapeva forse che sarebbe arrivato? Ben lieto, accettò anche il saké anche se con meno entusiasmo, dopotutto era difficile eguagliare un vestito del genere. Ma naturalmente, sarei oltremodo felice di essere servito da una persona esperta. A patto di poter rendere poi il favore! Per una volta le offerte di Yuri non contenevano alcun accenno sessuale, anche perché verosimilmente il Pagliaccio le avrebbe rifiutate, stante il suo ruolo. Una volta avuto da bere avrebbe insistito perché anche lei sedesse, e fatto apparire un fiore tra le dita con un trucco di prestidigitazione, lo puntò in direzione della coppa di Yuri mentre da un ugello nascosto spruzzava la bevanda alcoolica, della medesima qualità portata dalla donna. Eccellente, no? E' così che un pagliaccio di prima classe serve da bere! Ma come faceva ad avere preparata la stessa identica cosa che lei aveva portato con sé?

    Avevo assistito alla scena e sentito tutto, come anche Hideo, dato che non si erano assolutamente dati pena di nasconderla, ma poi si chiusero in una fitta conversazione che il brusìo dei presenti sembrava voler ovattare appositamente. Oh cielo, cara, non dire così. Sei un ottimo elemento della nostra organizzazione, e anche quel lavoro ad Ame è stato assai gradito ai pieni alti. Replicò, tronfio per le lusinghe ricevute, anche se come si suol dire: un pagliaccio mostra sempre la sua maschera. Ma se hai qualunque dubbio sarò lieto di risponderti, naturalmente. E a quel punto lei si aprì, svelando le domande su cui si arrovellava invano da mesi.

    Sorrise alla menzione dell'identità del Coraggio, senza smentire né confermare. Forse. Forse Seiken potrebbe placarlo, e forse no. Il mio consiglio è tenere quel tirapugni lontano dalla sua vista. E non nominare mai quel mese e quell'aggettivo davanti a lui. Asserì, passando poi alla seconda domanda della donna. Hohohoh, non credo di poter insegnare nulla di nulla a Maito. Sono uno spadaccino migliore di lui, ma in termini di forza bruta mi è superiore. Insegnargli le finezze della spada sarebbe indebolirlo: non puoi pretendere precisione da un rinoceronte in carica, devi solo imparare a indirizzarlo dove ti serve che vada. Se la caverà, anche lui ha le sue debolezze: le abbiamo tutti. Anche tu. Per questo siamo Hayate. Concluse con gentilezza, aprendo quindi alla successiva riflessione di lei. E' esatto. L'obbiettivo è che tutta l'umanità sia immortale e perfetta. Tu chiedi il perchè? La risposta è semplice: perché no? La morte non è una bella cosa. Se ci ostacolano è perché sono ciechi, ma il nostro obiettivo è nobile e più alto. Replicò con candore. Per quanto inevitabilmente per fare una buona frittata devi rompere qualche uovo, e questo è ovvio anche senza essere un Pagliaccio di Prima Classe. [Nota se Hideo vuole origliare]

    Alla domanda finale poi annuì. Esatto. Numerosi rituali caricano quella frase di significato. Ci lega al leader in modo indissolubile, ci rende lui. Ed è il legame con il quale condividerà l'immortalità perfetta con noi per primi rispetto a tutti gli altri. Aggiunse, senza però entrare nei dettagli che ovviamente non erano di competenza di Yuri. Quando alla strada... Sorrise. Abbiamo fatto alcuni progressi: al momento il Leader è molto interessato a una cosa chiamata Autorità. Dice che senza di essa non sarebbe possibile nulla, e che sa dove trovarla finalmente.

    In quel momento la porta si spalancò, lasciando che un individuo alto quasi due metri e dal fisico possente facesse il suo ingresso, per quanto il suo volto fosse tra i più brutti che si fossero mai visti. Un dettaglio interessante erano gli occhi, di un azzurro meraviglioso, simile a un lago ghiacciato e che tuttavia stonavano in maniera quasi innaturale coi lineamenti sgraziati, nemmeno fosse stato picchiato più volte in volto da bambino. Ecco il nostro amico. Avrei detto a Hideo, mentre il Pagliaccio sussurrava alla donna qualcosa che non potevamo sentire ma che sarebbe suonata come: Un Isuka della Zanna, molto molto interessante, ma non credo abbia un invito alla corte. E sta andando da quei Kiriani. Che cosa divertente. A Yuri decidere se approfondire o meno, mentre l'omone sedeva al nostro tavolo, guardandoci. Tu sei quello del lavoro, no? La voce era forte, roca per il fumo. Esatto, il nostro comune amico ha già coperto i costi, corretto? Addussi, anche se in realtà ero stato io stesso nei panni del Fauno a reclutarlo, dopo avergli ricucito la pancia gratis. Mmmh. Si. Era di poche parole se non altro. Volete fare qui o fuori? Non sarà piacevole.

    Io scossi il capo. No. Qui. Poi a Hideo. Guardalo negli occhi. E in quel preciso istante, quando lo sguardo dei due si fosse incrociato, gli occhi dell'Isuka si sarebbero accesi di una luce sinistra e sovrannaturale, proiettando enormi quantità di chakra direttamente nell'amigdala del kiriano, attivando il sistema limbico come se fosse davanti alla cosa più spaventosa del mondo, come se ogni sua più terrificante paura prendesse vita proprio là, in maniera così forte e netta che la mente non poteva rifiutarla e il Rilascio non sarebbe servito a nulla (inoltre doveva imparare la Paura, quindi gli era vietato farlo, io stesso lo avrei fermato). Cosa avrebbe visto oltre a quegli occhi spaventosi Hideo? E come avrebbe fatto a non dare spettacolo davanti a tutti in quella sala? Come reagire al Terrore Incarnato? Assistevo oltremodo interessato alla scena e ai suoi sviluppi...e non ero il solo: anche il Pagliaccio gettava un'occhiata al nostro tavolo con la coda dell'occhio. Yuri avrebbe colto questo interesse e lo avrebbe fatto fruttare?
     
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    Quando fu il momento di consegnare i regali il mio cuore meccanico pulsava di gioia. Un piacere che poco alla volta si trasformò in completo e assoluto stupore. Subito non compresi bene quello che stavo osservando. Ovvero quel volantino che rappresentava la Liberalità con lo stesso vestito che avevo regalato qualche istante prima. Lo stupore poi si trasformò in sincera ammirazione. Faticai a contenere l'entusiasmo nel vedere che la Liberalità stava versando, da quel fiore, lo stesso saké che avevo preparato. In qualche modo era riuscito a scoprire le mie mosse in anticipo, come se fosse stato perfettamente a conoscenza. Eppure ero ormai affine alle meccaniche di Ame, ovviamente non avevo acquistato quei regali in maniera diretta. I soldi avevano girato in maniera discreta, in più mani. E con molta cura. Eppure la Liberalità era riuscita a cogliere tutto ciò. Come? Anche se glielo avessi chiesto di certo non me lo avrebbe detto. Una cosa era sicura, lui poteva raggiungere livelli di informazioni terribilmente alti. Diavolo, quanto lo stavo invidiando! Anche se una persona normale probabilmente ne sarebbe rimasta decisamente impaurita. Anche io un giorno sarei arrivata al suo livello, del resto il Potere era anche composto dalle informazioni. Più conoscenza si aveva più potenti si diventava. Dunque non ci fu molto da commentare Straordinario! Semplicemente straordinario! Degno di un Pagliaccio di Prima Classe! Mi inchino alla sua eleganza. Conclusi, con parole sincere.


    In ogni caso al termine di quel siparietto si iniziò a parlare di cose ben più serie. Mi rinfrancò il fatto che Liberalità era a conoscenza dei miei lavori per Hayate e che erano stati valutati positivamente. Ma non ciò cambiava la mia prospettiva. Volevo risposte alle domande che mi toglievano il sonno da molto tempo. E fortunatamente la Liberalità si espresse a dovere. Come potevo immaginarmi ovviamente mancò di rispondere sul Coraggio, si trattava sicuramente di un segreto molto caro ad Hayate Certo, eviterò di parlare di Giugno o di Agosto. Allo stesso tempo accettai di buon grado i suoi consigli sul Coraggio Quando sarà il momento di ammazzare K cercherò di nuovo di essere al fianco del Coraggio, per coprire i suoi punti deboli. Crescerò come Ninja anche per questo motivo. Prima però partirò alla ricerca di Seiken. Senza di quella non credo che il Coraggio riuscirà ad sconfiggere K. Poi gli argomenti si spostarono sulla Setta in generale. Dunque noi eravamo “parte” di Hayate, e come tali avremmo ricevuto “prima” l'immortalità. Un dettaglio di certo non trascurabile. Sicuramente la volontà finale era encomiabile: garantire all'umanità la vita eterna. Era ovvio che questo avrebbe attirato nemici. Perciò io non potevo che difendere la Confraternita e proseguire insieme ai fratelli di Hayate alla ricerca.


    Non ebbi però il tempo di proseguire la mia conversazione, questo perché fece l'ingresso un tipo decisamente insolito, il quale iniziò ad interagire con una coppia di Kiriani a detta di Waru. Il suo aspetto era a dir poco orripilante, ad esclusione del suo sguardo o meglio i suoi occhi. Fu la Liberalità a identificarlo, probabilmente riconoscendolo appunto dagli occhi cosi singolari Oh per tutti i Kami! Ho ancora tutta una conversazione da portare avanti e ora una persona è venuta ad interromperci. Per di più mi dice che è senza invito. Stavo per perdere la pazienza. Era da troppo tempo che aspettavo di parlare con la Liberalità E' come quando da me si presentano clienti molesti. Nulla di peggio. La situazione peggiorò ulteriormente quando notai che il tizio della Zanna stava in qualche modo interagendo, forse in maniera negativa, con il Kiriano e questa stava distraendo la Liberalità dalla nostra conversazione! Un peccato capitale.


    Attivando il Loto, in una frazione di secondo avrei concentrato il chakra sulle mie gambe. In meno di un battito di ciglia mi sarei mossa verso il tavolo incriminato, ad una velocità tale che probabilmente nemmeno la Liberalità sarebbe riuscita a cogliere. Un secondo prima ero seduta, il secondo dopo mi sarei trovata vicino alla coppia di Ninja. [Corpo Senza Limiti, Slot Azione 1]Compiendo un veloce passo in avanti, per mangiarmi la distanza breve [Movimento, Slot Azione 2], avrei prima appoggiato la mano sulla spalla del Kiriano, ad una velocità talmente alta che se anche avesse voluto schivare sarebbe stato praticamente impossibile, e su di lui avrei scaricato le mie abilità Iga decisamente utili per bloccare o quantomeno ridurre qualunque flusso negativo stesse subendo dall'Isuke [Slot Azione 2, Occhio dell'Annullamento]Qualunque cosa sta succedendo ho bisogno che tu sia lucido e mi risponda sinceramente. Avrei lasciato il tempo al kiriano di realizzare la situazione o riprendersi Questa persona... avrei voltato lo sguardo verso l'Isuke Sta agendo in qualche modo contro di te? In modo violento?

    In caso di risposta affermativa allora avrei continuato rivolgendomi al Ninja della Zanna Non ho idea di quale siano le vostre intenzioni, ma qualunque genere di violenza non è consentita all'evento che si aprirà fra poco. A meno di non volersi trovare la testa staccata da corpo. Ma soprattutto con questo teatrino avete interrotto la piacevole conversazione che stavo tenendo con l'anfitrione di questo straordinario evento. E oggi credo che difficilmente qualcuno possa farmi un torto peggiore di così. Maledici chi ti ha invitato qui, Isuke... volutamente avrei dimostrato di sapere a quale clan apparteneva … ma allo stesso tempo ringrazia i tuoi antenati che l'evento non è ancora iniziato. Ti concedo la possibilità di rimediare, recuperando in qualche modo un invito. Oppure di uscire vivo prima che inizierà l'evento. Conclusi. Se non fosse comunque uscito o si fosse opposto allora mangiandomi lo spazio che ci separava avrei tentato di colpirlo, con un pugno mancino diretto, al centro del suo volto. Un pugno carico di abilità, forza e velocità tremende. [S. Tecnica Avanzato ]E se fosse comunque sopravvissuto Non mi ripeterò una seconda volta, consideralo un colpo di avvertimento.

    Se invece il Kiriano mi avesse risposto negativamente, e che in qualche modo era stato qualcosa di concordato o previsto Allora smettetela subito. State mancando di rispetto ai presenti e state oltretutto disturbando la mia conversazione oltreché distrarre il mio stimatissimo anfitrione. Tu, Isuke... guardai il Ninja Sei senza invito. Rimedia subito o scompari prima che inizi l'evento. Sentenziai, gelida. Se si fosse rifiutato od opposto allora avrei agito nello stesso modo, sganciando un poderoso pugno mancino al centro del suo volto. [Nota]



    In ogni caso se la situazione si sarebbe calmata o normalizzata sarei ritornata al mio tavolo. Disattivando il Loto mi sarei guardata attorno, prima di ritornare a sedermi vicino alla Virtù Adesso posso riprendere la mia conversazione privata. E che nessuno ci disturbi, fino a che non lo concluderò. Esclamai. Era probabilmente un ossimoro, considerando dove eravamo presenti ma era quanto mai vero. I presenti avrebbero fatto di tutto pur di non irritare ulteriormente o creare disagi. Ne andava della loro incolumità del resto. Aspettando che le persone intorno a noi ricominciassero a parlare avrei ripreso, sempre con un tono di voce calcolato e discreto.

    Bene, spero di aver gestito la situazione come di suo gradimento. La Violenza alle Corte di Kusa non è tollerata, sebbene non è ancora iniziata ma è bene stroncare alla nascita eventuali eventi spiacevoli. Avrei replicato alla Liberalità Ci eravamo interrotti sull'Autorità. È un argomento di cui posso sapere qualcosa altro? Posso aiutare? Chiesi alla Virtù prima di virare su altre questioni generiche Volevo chiedere una informazione: quali sono i principali oppositori ad Hayate? Qualcuno che si sta impegnando a rovinare i nostri piani o colpire i vari confratelli? Kurotempi per esempio è da considerarsi ostile? Insomma quello che chiedevo era qualche indicazione su chi stare attenti, non solo organizzazioni ma anche persone o ninja ostici Poi è una domanda che ho già posto al Coraggio. Sono convinta che ricevere esperienze di vita dai confratelli più abili sia estremamente utile. Liberalità, le volevo chiedere quali sono state le occasioni in cui ha rischiato di più? Magari combattimenti più impegnativi e come è riuscito a cavarsela? Domande magari superflue nella ricerca dell'Immortalità ma che facevano parte del mio percorso di crescita come Ninja e membro di Hayate. Avrei poi proseguito Ah, non so se il Coraggio le ha parlato della mia storia alla Città della Roccia. Lì si nasconde un Hayate che ha perso tutto.. per causa mia e dei miei compagni di allora. Avrei raccontato eventualmente le vicende Si chiamava all'epoca Hana. Anche se temo che la sua anima sia stata sostituita... Poi ha mai sentito parlare dei Pomi degli Dei? Il Coraggio si è scontrato con Koma della Nebbia. Uno spadaccino molto abile, specializzato nell'uso del Velo di Nebbia avrei raccontato alla Liberalità tutta la storia che era avvenuta all'Era Glaciale. Sicuramente queste informazioni possono essere utili per la Ricerca dell'Immortalità! conclusi, lasciando il tempo alla Liberalità di formulare le risposte adeguate Un'altra domanda, più personale. Ha mai conosciuto il Leader? Mi racconti qualcosa di lui. Sono tremendamente preoccupata di deludere le sue aspettative, mi è bastato solo un leggero contatto con la sua presenza per capire quanto sia imponente come persona. era vero, un semplice foglietto di carta e un'imposizione furono come un stilettata. Figuriamoci trovarsi alla sua presenza!



     
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    Pagliacci e Mascherati

    II: Profonde Paure



    Le parole del Miranai, anche se si era definito solo un Sempai, sembravano proprio quelle di un vero Sensei. Dalle sue parole stavo iniziando a capire che il suo percorso non era stato breve, sembrava sapere molto su come imbrigliare ed utilizzare la paura, senza soccomberci come avevo fatto più volte. Quando la rabbia cinse il mio cuore la sua reazione fu decisa, consgliandomi addirittura di abbracciare quei sentimenti che stavo provando dentro di me, per far si di conservarli ed utilizzarli quando più ne avrei avuto bisogno, liberandoli nel mio corpo per riattivare quelle sensazioni di rabbia mista a dolore che in quel momento cercavano di farmi perdere il controllo. E' veramente difficile controllare qualcosa di maledettamente non fisico, il calore che sento pervadere il mio viso quando la rabbia si manifesta, la tensione dei muscoli che quasi prende il sopravvento dal nulla.. tutte manifestazioni di qualcosa che in realtà rimane nella mia testa e che rimane incontrollato all'esterno.. tu sei riuscito a imbrigliare tutto questo per farlo tuo nel momento del bisogno? cosa hai provato la prima volta che ci sei riuscito?

    Il discorso poi si spostò verso la scomparsa di Kimiko e subito il Kiriano mi colse nel fallo. Le poche informazioni che ho non mi hanno permesso di sapere nulla di più.. non lo nascondo. Mi sono gettato a capofitto nella ricerca di potere non sapendo in che altro modo riuscire ad andare avanti. Sentivo che dovevo in qualche modo fare qualcosa e, non sapendo cosa, ho iniziato la ricerca dell'unica certezza che avevo.. l'essere sicuro di essere abbastanza esperto da poter effettivamente strappare Kimiko dalle catene altrui. Il mio sguardo ora però non era triste, anzi, sembrava convinto e sicuro di se. Non penso di aver fatto un errore a cercare il potere ma potrebbe essere che questo prestito mi stia portando ancor di più lontano dalla mia strada. Non voglio che succeda e non succederà.

    Intanto le altre figure peculiari entrarono e si sedettero a discutere.. non prestai particolare attenzione ma da quello che riuscii a vedere sembravano abbastanza amichevoli fra loro, scambiandosi oggetti e offrendosi da bere.La Corte di Kusa.. un mercato nero eh.. potrebbe essere un luogo pieno di informazioni.. che abbia avuto fortuna questa volta? Stavo per rispondere al Miranai su ciò che mi aveva detto sulla corte quando però il nostro uomo si palesò dalla porta del locale. Un uomo che sicuramente non avrei potuto descrivere come attraente sicuramente. L'unica sua peculiarità che sembrava abbagliare i miei sensi erano proprio i suoi occhi, così strani vedere degli occhi del genere su di un viso così strano e quasi deforme. Lasciai che il Minarai facesse gli onori di casa, visto che le poche informazioni che mi aveva dato non mi avevano fatto del tutto capire cosa saremmo andati a fare quel giorno, e salutai con un cenno del capo il nuovo arrivato. Il mio sguardo diventò interrogativo quando mi venne detto di guardare semplicemente quella persona negli occhi.. quale compito più facile? che fosse uno strano sistema per scambiarsi informazioni importanti in modo che nessun altro potesse sentire? Non ci pensai due volte comunque e iniziai a fissare quegli occhi così azzurri da sembrare di guardare due pozze d'acqua. Riuscivo a vedere distintamente la sua pupilla ingrandirsi sempre di più fino a quasi entrarci.. passando attraverso ad un muro liquido e iniziando a sprofondare verso il le profonde oscurità di quelli che potevano sembrare gli abissi del Mare dei Kaiju.

    In poco tempo mi ritrovai circondato da un oscurità profondissima che sembrava aver fatto sparire qualsiasi fonte di luce presente in quel locale in cui eravamo un attimo prima. Tutto il rumore, i discorsi, le richieste e i profumi sembravano anch'essi scomparsi nel nulla. Tutto era scomparso, tutti erano scomparsi, sembrava quasi di essere finito in un modo parallelo slegato dal nostro. Il tempo sembrava essersi fermato mentre il mio corpo fluttuava nel nulla ma in realtà quella sensazione mi dava pace, abbastanza da chiudere i miei occhi e assaporare il momento ma appena li riaprii, tutto finì. davanti a me ora si ergeva Kirigakure, il mio villaggio, completamente distrutto. ovunque potevo distinguere i ninja del villaggio.. Youshi, completamente mutilato, a terra senza vita come anche Fudoh, poco distante, sotto parecchie macerie che avevano decretato la sua fine. Il Miranai e Kensei li trovai completamente carbonizzati e on le loro parti metalliche del tutto liquefatte. Cosa era successo? non poteva essere vero tutto ciò. Se ancora la mia sanità mentale stava reggendo a quelle immagini, tutto cambiò quando riconobbi anche la mia famiglia tra le vittime, per non parlare anche di una piccola ragazzina che mi dava le spalle, impiccata proprio davanti al Robatayaki bistrò completamente distrutto. Mi avvicinai lentamente a quella figura dondolante fino a toccarla e farla ruotare. Appena vidi il volto di Kimiko il mio viso sbiancò.. e non solo in quel mondo parallelo, anche nella realtà. sembrava tutto così reale.. era tutto così vero che la paura si fece strada nel mio corpo. Il mio corpo iniziò a tremare e afferrò la prima cosa che aveva a disposizione.. il tavolo davanti al quale eravamo seduti.. iniziando a sudare freddo. Intanto, all'interno del mondo parallelo, mi trovavo in ginocchio, completamente sopraffatto dalle emozioni, che vorticavano intensamente dentro di me facendomi sentire di tutto.. voci, sensazioni e disagio. Non ero riuscito a proteggere le persone a cui più tenevo, il villaggio che avevo giurato di proteggere era raso al suolo.. ma era davvero quello a farmi stare male? a farmi provare quella paura che stava iniziando a stringere il mio cuore? no.. No... nella mia testa un unica cosa stava rimbombando a gran voce.. avevo perso tutto e tutti.. ero.. rimasto.. solo. L'oscurità tornò, dipingendo nuovamente il mondo di nero. Gli occhi lucidi, una sensazione di svenimento e il corpo completamente rigido. non riuscivo più a muovermi, completamente bloccato da terrore di rimanere.. solo.

    Tornai a vedere gli occhi azzurri dell'uomo, mi sembrava passato un giorno.. che dico, un mese.. mi mancava il respiro, gli occhi erano lucidi e tutti i muscoli erano doloranti e continuavano a contrarsi. C..C..Cosa è successo? Di fianco a me la donna dagli occhi Rossi e dall'altra il Miranai. non riuscivo bene a capire cosa fosse successo ma potevo ancora sentire quel terrore e, appena il mio sguardo tornò sul viso dell'uomo dagli occhi del mare.. al posto del suo viso mi sarebbe apparso quello di Youshi, martoriato. Mi sarei alzato di scatto, probabilmente spostando il braccio della ragazza poggiato su di me, facendo cadere all'indietro la sedia ma sarei rimasto in silenzio, notando che in realtà la faccia dell'uomo era semplicemente il solito, rutto e deforme viso. N..Nulla.. Non è nulla.. quest'uomo era qui per darci delle informazioni.. credo.. Ci dispiace avervi causato fastidio.. non succederà più. A quel punto la ragazza intimò al nostro terzo uomo di andarsene ma se tutto quello faceva parte della prova del Miranai non potevo certo far andare via quell'uomo quindi, se il Miranai stesso non fosse intervenuto, mi sarei mosso io Davvero signorina.. non le causeremo più alcun fastidio, non si preoccupi per quest'uomo.. stava cercando di aiutarmi.. a modo suo.. Non avrei detto altro e avrei lasciato successivamente agire La ragazza e l'uomo come meglio avrebbero creduto, rimanendo in caso scioccato per il colpo che sarebbe stato lanciato verso il deforme. Una volta che la situazione si sarebbe calmata mi sarei riseduto, abbassando nuovamente la voce. Cosa è successo? chi era quell'uomo? era questo che intendevi con farmi impazzire per la paura? perchè in questo caso.. ci sei proprio riuscito cazzo! la mia gamba continuava a muoversi su e giù dallo stress che avevo accumulato e non potevo fare a meno di continuare a guardare verso la donna e il pagliaccio.. come se anche loro fossero parte del piano del Miranai. Beh.. tra la paura che ho provato guardando in quegli occhi e quella che ho provato vedendo quel pugno.. non so quale sia meglio ahah dissi scherzandoci su.. probabilmente il Miranai non sapeva bene cosa avevo passato e provato.. o forse lo aveva fatto anche lui al tempo..chissà se lui era riuscito a "passare la prova" perchè di certo io, in quel frangente, avevo fallito.



     
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    È colpa tua. Ratty

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    Primo Atto

    Minarai - 3

    Oh, sciocchezze mia cara, sciocchezze! Replicò lui con falsa modestia mentre Yuri lo lodava, andando quindi a scambiare poi alcune chiacchiere che terminarono nell'idea di Yuri di essere un supporto per il Coraggio. Ah, quale ammirazione, viene quasi da pensare che tu lo stimi più di quanto non stimi il leader. La punzecchiò, ma sempre affabile, prima di aggiungere: Non so quanto Maito potrebbe apprezzare, ma mi piace vedere l'ambizione. Dopo qualche altro scambio l'arrivo dell'Isuka e l'attenzione che aveva rubato, per quanto parziale, al Pagliaccio, fecero irritare la donna, con una reazione forse un pelo eccessiva...ma andiamo per gradi.

    All'altro tavolo respiravo sotto la maschera, che era stata progettata appositamente per essere scomoda e rendere il respiro quasi un rantolo, a meno di farlo esattamente secondo i crismi degli addestramenti in corso. Il mio addestramento non è completo. Non spetta a me istruirti su questo. Ma ho saputo brandire quel potere ad Azumaido, e in passato anche durante alcune missioni. Esso...è soddisfacente. Spiegai, senza dilungarmi in ulteriori dettagli. Le successive scarne informazioni su Kimiko erano qualcosa di molto importante per me: era il metodo perfetto per manipolare Hideo a mio vantaggio. Quanto a lungo avrei dovuto orchestrare per fargli credere che l'Hokage era in qualche modo responsabile? Quel suo offrirmi il fianco era oltremodo gradito, ma mi sarei mostrato supportivo, per quanto seguendo i freddi modi del Minarai. In questo caso, domina il potere e conquistalo invece di riceverlo. E affidati a qualcuno per la raccolta di informazioni. Ho dei contatti ad Ame, gli stessi che mi hanno permesso di contattare l'uomo che stiamo aspettando. Potrei chiedere in giro, se tu fossi meritevole di maggiore interesse. Prosegui il tuo addestramento, poi parleremo.

    L'arrivo del traditore della Zanna fu privo di dettagli particolari, dopotutto il nostro era un semplice incontro in un luogo malfamato come ne avvenivano tanti, e senza troppi convenevoli attivò le sue arti oculari coinvolgendo Hideo e la sua mente, attivando ogni sua possibile paura contemporaneamente. Le arti Isuka non erano raffinate o precise come il Magan o lo Sharingan, ma nel loro essere focalizzate sapevano come colpire a fondo. Osservai accuratamente Hideo mentre, guidato dalla tecnica derivata dall'Hijutsu avversaria precipitava nei meandri più oscuri e terribili delle sue paure, tremando e con aria sempre più disperata. Non parlai né lo incoraggiai: volevo che assaporasse la disperazione e l'assenza di appigli per quel primo assaggio, così che dalle volte successive (non era possibile "abituarsi" alle arti Isuka, esse stimolavano direttamente il cervello) iniziasse a comprendere come muoversi. Tuttavia le mie intenzioni vennero spezzate da un'importuna interruzione!

    La compagna del Pagliaccio si era alzata, precipitandosi su di noi con una velocità incredibile, che a malapena riuscii a intuire quando era già tardi, e con un tocco di mano andò a interrompere il Jutsu dell'Isuka, che a dirla tutta sarebbe stato interrotto a prescindere da una simile interferenza esterna. Hideo iniziò a scuotersi dal torpore mentre io mi focalizzavo sulla donna e sul pericolo che rappresentava [Abilità], lei attese che Hideo si fosse ripreso per chiedere cosa accadesse ma al contempo io ero scattato con tutta la velocità di cui disponevo, anche se certo inferiore a quella di lei, per cercare di portare la lama della mia spada, estratta rapidamente, verso il suo collo senza volerla ferire o danneggiare ma di fatto solo per minacciarla, tenendo l'arma puntata su di lei [Tecnica 1 e 2]. Sei tu che manchi di rispetto al nostro addestramento! EHI! Aggiunse l'Isuka. Io non ne voglio sapere niente, stavo solo facendo quello per cui sono stato pagato! Lui non si muoverà da qui finché non finiremo ciò che dobbiamo fare. E poi su Hideo, che si stava scudando. Ancora cedi alla debolezza? Questa donna ci ha aggredito e interrotto senza motivo alcuno, è nel torto eppure tu chiedi perdono? Dove è la forza in questo? Il Maestro ne sarebbe oltraggiato. Dissi, sferzandolo con le mie parole nemmeno fossero state uno scudiscio.

    In tutta risposta lei reagì con un pugno la cui velocità era nettamente superiore a qualunque cosa io potessi approntare, salvo forse difendermi all'ultimo col Mokuton, mentre inveiva su un qualche genere di Invito che, considerando la presenza del Pagliaccio, presupponeva che si riferisse alla Corte. Mia cara... La voce di Waru giunse alle spalle di lei un attimo prima dell'impatto: avrebbe fermato il suo attacco in tempo? Mia cara, non serve essere maleducati e sgradevoli, non credi? Non si confà a un Pagliaccio di Prima Classe accompagnarsi a comportamenti barbarici, no? Si sarebbe messo in mezzo con eleganza, afferrando la mia spada e spostandola senza che io potessi oppormi, con mia somma sorpresa. Che l'Isuka fosse stato ferito o meno non importava, perché il Pagliaccio gli avrebbe offerto un fazzoletto. Le mie più sentite scuse. Sorrise. Per sdebitarmi, sarei lieto di invitare tutti e tre a un piccolo evento esclusivo che avverrà tra qualche ora. Uno schiocco di dita e tre biglietti decorati apparvero sul tavolo con una piccola nube di fumo. Inviti alla Corte di Kusa. Siete i benvenuti. E poi su Yuri, con tono gentile ma decisamente meno caloroso di prima. Ora mia cara torniamo pure al nostro tavolo.

    Guardavo la donna con la massima ostilità dietro la maschera, ma quando avevo estratto la spada numerosi avventori si erano girati e realizzai che stavamo attirando troppo l'attenzione...inoltre senza nemmeno accorgermene avevo rinfoderato la mia arma dopo la spinta gentile del Pagliaccio...che doveva avere doti almeno pari al Maestro. L'Isuka, che sanguinasse dal naso o meno (non lo avrebbe certo reso più brutto) si sarebbe avventato sul suo biglietto con cupidigia. Non ci credo...che colpo di fortuna! Intanto sedetti. Poteva finire molto peggio: quella donna è più forte di me. Il tuo incarico comunque non è finito ma a questo punto...conviene continuare alla Corte. Non pensavo avrei ottenuto un invito in maniera così anomala...per certi versi la donna violenta era da ringraziare, ma in attesa dell'apertura del Mercato Nero avevo altro a cui pensare, pur guardando sottecchi Yuri, dato che il problema era Hideo. Sei stato...umiliante. Gli dissi. A fronte della paura incarnata eri sconvolto, ma davanti a una minaccia hai ceduto immediatamente. C'erano altri modi, modi più affini a quella che dovrebbe essere la tua formazione. Con l'Isuka che aspettava (dopotutto era stato pagato), attesi che Hideo si giustificasse. Dovrai esporti nuovamente al terrore, e sospetto che quella donna ora ne farà parte. E dovrai imparare a non piegarti come un codardo ma a sorreggere, a vedere la tua mente spezzata e trovare la determinazione di raccogliere i pezzi e rimetterli assieme. Posai una mano sul tavolo, prendendo il mio invito. O davanti alla codardia sarò io stesso ad assicurarmi che tu non trovi mai e poi mai Kimiko.

    Intanto Waru era tornato al suo posto dopo aver fatto accomodare Yuri, da gentiluomo, e sedette. Mia cara...un Pagliaccio di Prima Classe fa spettacoli di ogni genere. Ma nessuno può monopolizzarlo, anche uno spettacolo privato non può esistere per una e una sola persona in assoluto. Sono lusingato dalla gelosia che hai dimostrato, ma è stata eccessiva e fuori luogo. O forse... E il suo sorriso gentile sembrò per un secondo la lama di una ghigliottina pronta a cadere su Yuri ...o forse vuoi farmi intendere che sei l'unica a poter decidere ciò che mi interessa e ciò che non mi interessa? Lasciò depositare quelle fredde parole prima di continuare. Inoltre già una volta ti ho spiegato che ciò che accade alla Corte rimane alla Corte. E che è vero anche il contrario. Quei tre non avevano invito, e non sarebbero entrati anche se avessero fortuitamente trovato l'ingresso. Non avrebbero avuto che voci di corridoio sempre che la Corte fosse il loro obiettivo, cosa che dubito. Ma tu sei andata da loro a parlare della Corte, di inviti e di attese. Questo infrange le regole, mia cara. Per salvare la faccia ho dovuto invitarli...unicamente per rimediare alla tua leggerezza. Un modo assai diretto per dire che Yuri era in quel momento in debito con la Liberalità, per averlo costretto a invitare tre persone alla Corte, avendoli lei informati anche se in maniera indiretta della stessa...come se li avesse invitati lei. Maito gradirebbe il tuo temperamento. Altri no, ricordalo sempre. E non venire a dire a me cosa è tollerato alla Corte e cosa non lo è. Un Pagliaccio di Prima Classe non ama che altri si sporchino le mani al posto suo.

    Sarebbero passati lunghi minuti davanti a quel sorriso impassibile, prima che lui le accordasse nuovamente la parola. Credo tu non sia pronta per i discorsi sull'Autorità, ma forse in futuro...chissà? Avrebbe risposto con gentilezza, sorseggiando un pò di liquore senza che il suo trucco venisse rovinato per niente. Quanto ai nemici...chiunque ci ostacoli è un nemico, ovviamente, ma in senso lato non ne abbiamo: agiamo per il bene di tutti. Kurotenpi chiaramente, con questa mania di distruggere tutto, entra facilmente in contrasto con noi, mentre Ame che mette un prezzo a tutto può essere un fastidio ma anche un mezzo. L'accademia talora è troppo rigida per i nostri scopi e va purtroppo affrontata. L'uomo chiamato Dominio, invece, che vive da tremila anni, è qualcuno verso cui le Tre Virtù Teologali hanno il massimo rispetto, e sconsigliano qualsivoglia contatto. Come sai, invece, le Armi di Iwa sono un nemico, e lo stesso vale per la Bilancia Nera di cui ho sentito parlare, visto che senza chakra l'immortalità sarebbe praticamente impossibile da raggiungere.

    Poi annuì. Credo che le situazioni in cui sono stato maggiormente in difficoltà sono state quelle in cui i miei compagni sono andati avanti da soli a fare cose non richieste e senza parlarne prima, attribuendomi volontà e decisioni non mie. Disse con garbo quelle parole che erano come spiedi roventi conficcati nel petto della ragazza, prima di continuare: Città della Roccia è un posto molto intricato, ma per fortuna la cara Hana si è ripresa abilmente...dopotutto è allieva diretta della Speranza...e al momento riveste il ruolo di Temperanza. La aggiornò, lasciando che comprendesse quale potesse essere il peso di Hana nel suo futuro, visti i trascorsi. Sull'Era Glaciale aggiunse: Non sapevo di questi Pomi degli Dei, ma ci sono voci di un'azienda vinicola che produce un vino, il Sangue degli Dei, terribilmente esclusivo e pare in grado di allungare la vita, dicono. La Mansuetudine si sta occupando questo frangente, e potrebbe essere interessato a cercare correlazioni. L'ultima e più personale domanda invece trovò solo un sorriso gentile, ma nessuna risposta. Con la sua testa calda Yuri si era giocata alcune opzioni, purtroppo per lei.
     
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    Il Fiore Lupo

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    Il mio intervento sembrò in qualche modo disturbare non solo i due diretti interessati, ma anche il terzo membro di quel strano gruppo, il quale con una notevole velocità andò ad estrarre la propria Katana verso il mio collo. I miei sensi riuscirono ad avvertire la minaccia e da canto mio non mi mossi di un centimetro, incuriosita da quella reazione così netta.

    L'uomo dagli occhi glaciali tuttavia non cedette di volontà e quando stavo per approntarmi a colpirlo una voce alle mie spalle, che identificai come la Virtù, mi suggerì di fermarmi. Impiegai tutto il mio chakra per smorzare il colpo e spostarlo di traiettoria. Il mio pugno di fatto si sarebbe fermato a pochi millimetri di lato rispetto al volto dell'Isuka. Era stato decisamente fortunato.

    In tutto ciò le azioni successive furono dettate dalla Virtù che a mia sorpresa, decisamente, offrì tre biglietti d'accesso per la Corta di Kusa. Fu in quel momento, captando il tono di voce della Liberalità, che compresi di aver sbagliato.

    Lo seguii, ritornando al tavolo, senza aggiungere alcuna parola agli altri e una volta accomodata, direttamente dal Pagliaccio stesso, restai in religioso silenzio mentre ascoltavo le sue parole con lo sguardo basso. Da sotto il tavolo strinsi i pugni con forza, quasi a farmi sanguinare i palmi delle mani, dalla vergogna che stavo provando. In cuor mio mi ero giurata di non deludere nessuna Virtù, figuriamoci la Liberalità!

    Il mio cuore batteva forte, e il respiro era pesante. Quanto ancora dovevo imparare prima di capire quale era il mio posto nel mondo? E sapersi muovermi con grazia? Diavolo. Mi odiai, profondamente delusa di me stessa. Eppure per me era stato come un gesto naturale, dettato da... una violenza incontrollata. Fu quando la Liberalità nominò Maito che compresi. Vidi un collegamento.

    Il contatto così stretto con il Coraggio, combattere fianco a fianco o anche stare semplicemente con lui, rappresentava un flusso sia positivo che negativo. Al termine del suo discorso quando mi rispose in quel modo a proposito delle sfide più ardue che aveva affrontato non resistetti ulteriormente e una lacrima scese lungo la mia guancia. Non importava che fossi stato Kato, o che in quel momento fossi stata Yuri. In entrambi i casi avrei comunque deluso Hayate e per me non c'era colpa più grave Liberalità, sono doppiamente in debito con lei. Mi perdoni...Ero affine al mondo di Ame e sapevo che quei tre biglietti avevano avuto un costo per la Virtù Per la Corte di Kusa e perché l'ho delusa. Ma... devo ancora crescere. Non aveva senso giustificarsi, ma dal mio punto di vista quella era la cruda verità Per quanto amara come scusa il motivo del nostro incontro oggi è anche questo. Confrontarmi con i miei superiori e imparare da loro, nel bene o nel male. Sensei... e questa volta mi sarei rivolto così alla Liberalità La ringrazio per le sue parole. Mi impegnerò giorno e notte, per diventare una persona più affabile, e moderata. Non nascondo che il contatto stretto con il Coraggio ha avuto i suoi vantaggi, dove ho imparato il suo stile di lotta, ma mi ha trasmesso anche la sua violenza. Liberalità, prometto che da oggi mi dedicherò a migliorare me stessa. In altre parole il mio futuro obiettivo sarebbe stato quello di incanalare quella violenza, così forte e preponderante, solo quando necessario. Quando un combattimento lo avrebbe richiesto allora sarei diventata Kuro-Okami, il Lupo Nero. Uno sguardo così carico di odio che non avrebbe lasciato scampo, e una violenza così brutale che avrebbe impaurito i Kami stessi.



    Lasciando invece il posto all'altra faccia della medaglia nell'attività quotidiana. Nell'essere Yuri, il Fiore Lupo. Una Geisha posata, calcolata e discreta. Quello sarebbe stato il mio scopo Cascasse il mondo Liberalità mi dedicherò a migliorare me stessa, anche grazie ai suoi preziosissimi consigli! Inchinai la testa, in segno di profondo rispetto nei confronti dell'uomo che avevo davanti. Un Jonin carico di esperienza.

    Superata quella fase oggettivamente carica di emozioni e significati la Liberalità proseguì rispondendo ad altre mie domande. Nemici diretti non ne avevamo, dipendeva sostanzialmente dal contesto e dalla missione Il Dominio? In che senso è stimato dalle Virtù Teologali? Non riesco a capire se è un nostro nemico o meno. Chiesi dubbiosa. La discussione poi passò verso la Città della Roccia e non potei fare a meno che sgranare gli occhi nel sentire quella notizia Per tutti i Kami! Hana la Temperanza?! Ero sorpresa Come diavolo è riuscita a sopravvivere al Grido delle Anime? All'epoca ci eravamo accertati della sua dipartita. Forse è stata uccisa, e grazie alla Veste il suo spirito originale è ritornato a galla. Ipotizzai a voce alta A riprova di quanto Hayate sia la strada giusta da seguire, Liberalità. Oltre alla Morte la Vita vince sempre. Ero orgogliosa per Hana, nonostante tutto. Avrei terminato con un'ultima domanda, più personale Liberalità, lei mi conosce bene. E sa che mio padre era uno Yotsuki. A detta di quel bastardo di Zoruto fu ucciso dalla Fede di Hayate, avvelenato. Sinceramente... mi dispiace solo che l'abbia fatto la Fede e non io, in quanto ero ancora troppo debole. Era la mia sincera e terribile verità Ma cosa fece mio padre contro Hayate per meritarsi una giusta punizione?

    Poi quando giunse il momento di discutere dell'Era Glaciale ascoltai la sua parola, e concluso il suo discorso nella mia testa si accese letteralmente una lampadina. Ebbi un sobbalzo dall'agitazione Diavolo! Esclamai, ritornando subito dopo ad un tono di voce discreto Dobbiamo immediatamente partire, Liberalità! La Mansuetudine è in estremo pericolo!

    No! No! No! Per tutti i Kami! Il mio stato di agitazione era evidente. In quel momento riuscii a fare un collegamento, che per lungo tempo era stato impossibile. Avrei sospirato, riprendendo fiato e cercando di spiegare la storia alla Liberalità Quando ancora ero nella mia vita passata mi fu affidata una missione, ordinaria all'apparenza. Uccidere un tizio, un certo Koikuro Fuun, per evitare che con la sua “straordinaria” fortuna potesse sbancare nei casinò della zona. Tuttavia era impossibile ucciderlo. Nessuno ci riusciva, semplicemente perché ogni volta che qualcosa o qualcuno tentava di eseguire quell'azione sembrava che il fato stesso riuscisse a intervenire e ad impedire qualunque genere di violenza, e in quel caso la malasorte si avventava sull'aggressore in misura terribile. Era virtualmente e letteralmente baciato dalla Fortuna.. Quindi quando realizzai che non era fattibile, insieme all'altro mio compagno di Team, pur di completare la missione inscenammo la sua morte facendo credere ai mandanti che era defunto e allo stesso tempo lo salvammo. Cambiò vita, ma una cosa non me la dimenticherò mai. Prima di allontanarci cogliemmo un dettaglio fondamentale. Nella sua borsa vi era qualcosa di attivo, energicamente, probabilmente era il Sangue degli Dei o qualcosa del genere perché la sua “fortuna” iniziò proprio quando visitò una vigna particolare. La Vigna dei Kamibudo, vicino al confine col Paese dell'Artiglio. Un po' a sud-est! Conoscevo quel luogo perché avevo letto i rapporti dei Ninja che mi avevano preceduto nella missione, ed era uscito quel nome in seguito alle loro interazioni con l'obiettivo Liberalità, la Mansuetudine è in pericolo... perché nel momento stesso in cui proverà, anche solo mentalmente, un atteggiamento violento o di aggressione nei confronti di quell'uomo la fortuna stessa punirà la Virtù. Non so se questo discorso possa valere anche per gli altri ma è un'informazione cruciale da trasmettere! Posso aggiungermi alla Mansuetudine? Aiutarlo? Conosco la situazione e so gestire un avversario del genere! E' necessario un approccio specifico. Indiretto, qualcosa che mi appartiene come Geisha e Fiore Lupo!Ero terribilmente preoccupata. Se quel vino poteva concedere un potere del genere allora ci si trovava davanti ad una situazione assurdamente complessa. In ogni caso avrei proseguito poi alla Liberalità raccontando per filo e per segno tutti i dettagli di quella missione, senza risparmiarmi in descrizioni, restando infine in attesa di una sua risposta.



     
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    Pagliacci e Mascherati

    III: Il Coraggio nel Dubbio



    Non posso nascondere che tutto ciò che avevo appena provato mi aveva sconvolto visibilmente. Tutte quelle sensazioni così reali avevano pervaso il mio corpo stancandolo a tal punto da dover riprendere fiato per un po' di tempo nel mentre che il Miranai, l'uomo dagli occhi di ghiaccio e la ragazza dagli occhi di fuoco davano spettacolo. Tra i due ninja per un attimo ci furono come scintille tra i loro sguardi ma tutto venne placato dalle movenze calme e loquaci del pagliaccio che, fino a poco prima stava, conversando con la ragazza. Mi sembrò strano quel comportamento, fin troppo gentile, da parte di quella persona che, dalle informazioni che avevo ricevuto doveva essere un uomo decisamente importante se era il pagliaccio di cui mi aveva parlato il Miranai. La cosa però che mi lasciò più di sasso però furono gli inviti che lo stesso pagliaccio ci offrì, per scusarsi dell'accaduto e della situazione incresciosa. La fortuna ci sorride? con questo forse potrei davvero ricavare qualche informazione in più

    Fu a quel punto però che iniziò la predica da parte del Miranai verso come mi ero comportato poco prima.. non vi saprei dire effettivamente cosa mi passò in testa nel mentre che ascoltavo le sue parole che, più che di una persona arrabbiata, sembravano quelle di un padre che rimprovera un figlio per insegnargli una lezione per il futuro però.. tutto quello che era successo andava davvero affrontato in quella maniera? Non capisco Miranai - Sempai.. perchè affrontare così sfacciatamente qualcosa che palesemente non è alla propria portata? anche tu, accompagnato dalla parole del pagliaccio, hai messo via la tua spada. La paura porta anche a questo.. capire quando è l'ora di approcciare in una maniera diversa la situazione, magari non prendendola di petto ma aggirandola in modo da avere una visione completa della situazione.. cosa fa dell'odio, della paura e della disperazione dei generatori di potere così tanto superiori una volta controllati e non ascoltati? Cercavo di capire ma ancora non riuscivo.. volevo imparare, ed ero disposto a mettermi in gioco, come avevo appena fatto fidandomi del Miranai e guardando nell'incubo mostratomi dagli occhi di ghiaccio ma in che modo potevo realmente sperare di imbrigliare quel potere se ancora non ne capivo l'essenza? Fino a quel momento in combattimento avevo sempre cercato di evitare di provare qualsiasi tipo di emozione, relegandole in un luogo lontano e utilizzando logica e intuizione per capire come pormi davanti alla sfida e in modo da riuscire a capire anche se effettivamente fossero sfide alla mia portata ma ora, oggi, in quella giornata.. Il Miranai cercava di farmi fare tutto il contrario. Miranai.. so di essere ancora acerbo, lo capisco bene. Se servirà provare queste sensazioni per altre cento, duecento.. mille volte lo farò. Senza fiatare o lamentarmi. Guardai il pupillo di Kensei dritto in viso, ove ci sarebbero dovuti essere gli occhi, coperti dall'armatura da Miranai che era solito portare. Non mi importa di soffrire o di dover faticare come un mulo. Ma vedi di non metterti in mezzo tra me e la mia ricerca.. Era l'unica cosa importante che ormai era rimasta nella mia mente l'unica cosa che segnava una linea ben precisa da che era con me e chi era contro di me. perchè non sarebbe saggio mettersi in mezzo al lupo e la sua preda, soprattutto di un lupo affamato da più di dieci anni. Cosa stava a significare quella frase? sarei davvero stato in grado di battere il Guerriero con cui stavo discutendo? probabilmente no.. ma quello era forse l'unico tasto dolente che avrebbe potuto far scattare una mia reazione. Che il Miranai si fosse espresso in quella maniera proprio per far scattare una reazione del genere da parte mia?

    Avrei lasciato quindi che la situazione si tranquillizzasse (o scaldasse ancor di più..) per guardare poi l'invito poggiato sul tavolo.. Cosa dovremmo aspettarci dalla corte di Kusa? Pericoli dietro ogni angolo? ladri pronti a derubarci di tutti i nostri averi? o qualcosa di molto più nobile? se il pagliaccio è la figura che da il benvenuto alla corte, vedendo come si comporta, immagino sia un luogo più ospitale di quanto potrebbe essere un normale mercato nero, dico bene?


     
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    È colpa tua. Ratty

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    Secondo Atto

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    Messa a tacere la donna, io e Hideo tornammo a sedere assieme all'uomo che avevamo assoldato, mentre il mio cuore tornava a battere regolare. Avevamo dato spettacolo ma il solo fatto che il Pagliaccio si fosse interessato a noi aveva convinto tutti che la scelta migliore fosse non approfondire troppo l'argomento e questo cadeva a nostro favore...ma era il momento di parlare con Hideo, che stava in quel momento seguendo una strada molto pericolosa per la sua formazione. No, Hideo. Quello che stai descrivendo è il pensiero che avrebbe un ninja di Oto. O di Ame. Strisciare, servile davanti ai forti pur di avere salva la vita. E magari colpire di nascosto quando l'altro abbassa la guardia. Simili comportamenti possono essere efficaci, ma non sono ciò che persegue il Maestro. Scossi il capo mestamente. Non c'è niente di male nel ripiegare davanti a un nemico più forte, solo un folle attacca senza speranza di riuscita, a meno che non abbia qualcosa di importante da ottenere. Tuttavia...quella che hai mostrato era debolezza di spirito, non nel corpo. Si può ammettere la propria inferiorità e usare questa consapevolezza come sprone per crescere, ma non si può essere codardi come mercanti che cercano di comprare la propria salvezza con moine e sottomissioni. Puntai un dito contro di lui. Tu non hai aggirato il problema, tu ti sei sottomesso sperando che avesse pietà di te. Erano accuse pesanti, ma suffragate dai fatti. Ho sfidato quella donna per dimostrare che anche se inferiore potevo essere un pericolo da considerare. Ho mantenuto la mia integrità...tu la hai gettata al vento. Ho usato la mia paura per tenermi saldo, tu ti sei lasciato abbattere. Era tutta una questione di saper dosare e stimare le proprie forze e quelle avversarie.

    Quando poi minacciai la sua ricerca finalmente ebbe una reazione adeguata, e ancora una volta sollevai la mano. Ora mi stai minacciando. Sostieni il mio sguardo e la mia presenza sapendo che potrei spezzarti facilmente. Anche quella donna poteva ucciderti, interrompendo per sempre la tua ricerca, ma non hai reagito allo stesso modo. La mia non era un'accusa, era una constatazione. Come per prima...sostieni questa sensazione, USALA. Lascia che ripulisca la tua mente come il fuoco rovente libera le lame dallo sporco e dai batteri. Forse quell'espressione tradiva le mie conoscenze mediche ma mi ero lasciato trasportare. E impara a mantenere il tuo orgoglio anche nella sconfitta. Il Maestro non propugna la vittoria ad ogni costo contro il nemico, ma mai e poi mai perdonerà una sconfitta verso te stesso! Medita sulle mie parole.

    Poco distante al tavolo la donna aveva un'espressione affranta, nemmeno fosse un cucciolo rimproverato, ma ero troppo focalizzato su Hideo per seguire cosa accadeva, inoltre ero abbastanza esperto da sapere quando non disturbare un cane addormentato. La Liberalità aveva pronunciato parole pesanti verso Yuri, che tuttavia fu rapida nell'ammettere le proprie colpe e cercare di fare ammenda, trovando un dito del Pagliaccio che andava a cogliere la sua lacrima, asciugandola. Imparare è la virtù più grande degli uomini. Quando saremo eterni, non ci sarà limite alle nostre virtù. Ma non commettere mai due volte lo stesso errore. La ammonì, prima di tornare ai loro discorsi. L'indicazione è non averci a che fare, ma non so niente di più. Ci hanno anche chiesto di non indagare al riguardo, perché è una faccenda che riguarda solo loro e il Leader. Spiegò sul Dominio, mentre Yuri passava a un nuovo argomento.

    Non spetta a me raccontare le peripezie della Temperanza, ma posso dirti, come Pagliaccio di Prima Classe, che la morte di tuo padre è stata dettata sicuramente da una Profezia, anche se non ho idea di quale fosse. Tutte le azioni mirate verso singoli individui da parte del buon Tenson Korin sono frutto delle sue Profezie. Spiegò, dunque era possibile che suo padre non avesse fatto nulla di male in realtà, o forse non lo aveva ancora fatto. La successiva agitazione di Yuri invece venne accolta da un gesto conciliante. Calma, calma. Tisana? Sul tavolo era apparso un Thermos decorato con disegni di palloncini e contenente una camomilla. Un Pagliaccio di Prima Classe deve sempre essere pronto a ogni manifestazione emotiva. Spiegò. Non ti allarmare, queste tue informazioni sono sicuramente molto interessanti e meritevoli di approfondimento, ma non è facile pensare alla Mansuetudine come a qualcuno in pericolo. Dopotutto tra tutti noi è stato l'unico a incassare l'attacco del Leader e continuare a combattere senza difficoltà per alcuni minuti. Tuttavia, valuteremo la cosa nei prossimi giorni: non sei certo l'unica affiliata. Sorrise, promettendo di trasmettere lui stesso tutti i dettagli all'uomo che era stato in passato identificato come Spettro dei Miracoli.

    Intanto il tempo passava, ed era giunta l'ora dell'apertura della Corte. La porta del bagno del locale, una mera asse di legno assemblata alla meglio, iniziò a vibrare leggermente mentre da sotto l'uscio si intuivano luci e colori bizzarri. Ah, ci siamo. Vogliamo andare? Avrebbe detto a Yuri, porgendole il braccio e accompagnandola, mentre diverse persone si erano già recate alla porta, varcandola e sparendo apparentemente nel nulla. L'Isuka che era con noi si era già diretto alla porta. Non dimenticare i nostri accordi, traditore della Zanna. Quello fece un cenno come a dire di non preoccuparmi, mentre Hideo mi tempestava di domande a cui non avevo risposte. So solo che è molto esclusivo e che in genere ciò che accade alla Corte non influenza il resto...puoi comprare di tutto, ma difficilmente si viene uccisi o rapiti...però sono solo voci di corridoio. Sentite ad Ame, perdipiù, ma non serviva dire questo al Kiriano. In ogni caso ci accodammo, e avremmo in seguito scoperto che quello era solo uno dei possibili accessi, dato che da tutto il continente le persone invitate accorrevano alla Corte di Kusa, e che oltre la soglia erano già presenti parecchie persone.

    L'interno sembrava un enorme bazaar sotterraneo, con più livelli e centinaia di bancarelle con sopra le cose più varie, dal cibo esotico ad armi, passando per intrugli miracolosi. Il posto era immenso, con decine, se non centinaia di bancarelle, piccole casette prefabbricate ed ogni genere di persona accalcata in una bolgia priva di ogni senso del decoro e dell'ordine. Stand e strutture erano distribuite in tutto lo spazio disponibile...compresi i muri ed il soffitto (il che rendeva necessario l'uso del controllo del chakra per visitare agevolmente gran parte dei negozi), con corde, scale a pioli e passerelle che formavano una ragnatela estremamente intricata.
    La gente poi si addossava ovunque, con abiti tra i più sgargianti e bizzarri, sfoggiando maschere tra le più elaborate...anche se questi individui erano decisamente una minoranza, dato che la quasi totalità dei presenti non era mascherata od al più aveva una semplice mascherina per cammuffare un poco i lineamenti. Avevo sentito dire che molti tra i frequentatori amano mascherarsi per non essere riconosciuti. Mormorai, mentre alle nostre spalle ci fu un battito di mani: il Pagliaccio era dietro di noi. Ah, ma benvenuti, benvenuti! Un invito poco ortodosso ma siete in Benvenuti alla Corte, parola di un Pagliaccio di Prima Classe.

    L'usanza voleva che fosse lui ad accogliere tutti i nuovi avventori, o più probabilmente un suo clone dato che avremmo notato altri individui identici in giro per la sala, a parlare con altre persone (e l'originale non si era allontanato da Yuri). In ogni caso permettetemi di darvi qualche consiglio: alla Corte c'è tutto quello che fugge dal Sole, e se avete a che fare con questo mondo, allora alla Corte troverete quello che c'è bisogno di trovare. Nulla di più. Nulla di meno. Sempre che abbiate abbastanza determinazione, cari signori. Ma rammentate sempre che ciò che accade alla Corte rimane alla Corte. Non portate qui dentro le vostre antipatie e non portate là fuori quelle che avrete qui. Tutti seguono questa regola. Sempre. Concluse con un sorriso. Posso indirizzarvi verso qualcosa di particolare? L'Isuka non sembrava avere particolari interessi ma voleva solo gironzolare, e io intendevo evitare di perderlo di vista dato che lo avevo pagato. Quanto a Hideo...poteva volere qualcosa? Il Pagliaccio lo avrebbe sicuramente indirizzato nella direzione giusta prima di sparire nella folla. Avvisami quando sei pronto per una seconda sessione di terrore. Gli avrei detto, e in quel caso avremmo trovato un tavolo da qualche parte dopo esporlo nuovamente a quell'esperienza, cercando stavolta di apprendere qualcosa.

    L'Originale aveva invece portato Yuri verso uno dei bar in verticale che erano stati approntati su una delle pareti, con il pavimento che era stato trattato per facilitare l'uso del chakra adesivo, per quanto restasse molto strano ordinare da bere in quella posizione. Accomodati pure, mia cara. Forse dovremo invitare i tre che abbiamo maltrattato al nostro tavolo, successivamente, non è elegante aggredire così qualcuno, ma intanto dimmi pure qualcosa di più su questo fortunello. Dopo aver ordinato al cameriere (lui prese un bubble-tea) e avute tutte le informazioni avrebbe poi annuito. Da come lo descrivi, credo di sapere che fine abbia fatto...è il Cavaliere Nero al servizio della Signora di Taki. Si dice che chiunque lo abbia sfidato od ostacolato abbia fatto una brutta fine, e sempre per via di incredibili eventi sfortunati. Spero non abbia imparato a controllare il suo dono, qualunque cosa sia.
     
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    Il Fiore Lupo

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    Il sorriso mi ritornò sul volto quando la Liberalità sembrò accettare di buon grado le mie scuse e la mia promessa di miglioramento. Mi limitai ad annuire, senza dire o fare altro. Mi ero già spiegata a sufficienza, e non serviva aggiungere altro rispetto a quel spiacevole inconveniente.

    Riguardo al Dominio invece la Liberalità non aggiunse molto, soprattutto perché nemmeno lui era a conoscenza di ulteriori dettagli Se è così deciso, non oserò chiedere altro. Commentai, appuntandomi mentalmente che si trattava di un argomento riservato praticamente al Leader e ai tre immortali.

    Rimasi invece visibilmente stupita quando la Virtù parlò della Virtù teologale La Fede è in grado di profetizzare? Con un cenno di voce molto incerto azzardai a chiedere Ma fino a che punto riesce a prevedere il corso degli eventi? Con quanta certezza? Non aggiunsi nulla riguardo a mio padre, primo perché non avevo alcun interesse diretto (se non per mera curiosità personale) e secondo mi aveva rapito il potere straordinario della Fede!

    Il momento successivo invece fu decisamente più intenso, e anche se la camomilla offerta dalla Virtù fu alquanto utile, solo alla sua promessa di trasmettere i dettagli alla Mansuetudine mi permise di calmare il mio animo. Quanto meno ora la Mansuetudine sarebbe stato decisamente più consapevole di cosa sarebbe andato incontro! Non era una cosa da poco.

    Certo, non era nemmeno secondario il fatto che il Leader si era scontrato con apparentemente tutte le virtù e l'unica in grado di resistere fu proprio la Mansuetudine. Quindi nemmeno il Coraggio o la Liberalità stessa non furono in grado. Segnale inequivocabile di quanto il Leader riuscisse a muoversi in un livello completamente diverso dal mio. Quanto avrei voluto vederlo all'opera! Un sogno in ogni caso molto arduo da realizzare. C'era anche da chiedersi del perché dello scontro. Forse era un passaggio necessario per diventare Virtù? Oppure semplice allenamento? Ma non lo avrei chiesto, non era certo una cosa che mi riguardava.

    In ogni caso la nostra conversazione venne momentaneamente sospesa, questo perché la Corte di Kusa iniziò finalmente e dunque non ci restava altro che entrare al suo interno.

    Subito non capii del perché la Liberalità mi volle tenere a braccetto. Forse per contenere la mia indole o per semplice cortesia da Pagliaccio? Entrare comunque all'interno di quel mercato itinerante era ogni volta un'esperienza, e non riuscii a trattenere un commento Meraviglioso, e straordinario. Hai creato tutto questo solo? E cosa ti ha spinto a farlo? Domandai sinceramente alla Virtù, mentre mi guardavo attorno meravigliata di ciò che era la Corte di Kusa.

    Una volta accomodati, e diciamocelo non proprio nel luogo più semplice per degustare un the, ordinai per semplicità lo stesso di Waru e in quei frangenti raccontai tutta la vicenda di Koikuro, ascoltando così la sorta di rivelazione (almeno per me) riguardo alla sua sorte Koikuro?! Un Cavaliere Nero? Che genere di titolo altisonante è? Ma soprattutto chi sarebbe questa Signora di Taki? Sorseggiando il bubbletea restai in silenzio pensando a tutto quello che era stato detto fino a quel momento e alle mie esperienze passate Liberalità, per quanto non abbia prove dirette è possibile che Koma della Nebbia sia associato in qualche modo a Koikuro e alla sua Signora. Infondo parliamo di due argomenti molto vicini. Abbiamo i Pomi degli Dei, dove durante la vicenda dell'era Glaciale ho affrontato una ciurma di morti viventi praticamente. E dove anche Koma stesso si rivolgeva a qualche fantomatica Signora. E allo stesso tempo con il Sangue degli Dei parliamo di un vino in grado di allungare la vita e probabilmente fornire chissà quali altri poteri. Entrambe le situazioni includono una riferimento all'Immortalità e in entrambe i casi si parla di una Signora. Le probabilità che si tratti della stessa persona sono notevoli Lasciai qualche secondo di pausa Ah, il Coraggio mi ha riferito che ha combattuto contro Koma della Nebbia, senza però vincere né perdere. Ma dubito che stili molti rapporti nel suo lavoro ed è un dettaglio che potrebbe essere fuggito. Forse Liberalità potrebbe chiedere al Coraggio informazioni aggiuntive. Conclusi prima di approfondire su Koikuro Spero che il "Cavaliere Nero" non abbia ottenuto capacità ninja elevate. Altrimenti sarebbe catastrofico. Unire il suo dono e abilità ninja lo renderebbero letale in uno scontro diretto. Per quanto l'ho conosciuto l'unico modo per "vincere" è quello tramite un'opera di convincimento, metodi squisitamente indiretti. Restai in silenzio Non escludo che questa Signora abbia operato in questo modo. Indottrinandolo o qualcosa del genere. Il Koikuro che ho conosciuto era una persona semplice e onesta. Mi sentirei pure di dire altruista. Se in qualche modo dobbiamo raggiungerlo, quella è la via. Dominare il Cavaliere Nero agendo attorno a lui, le sue persone care devono essere messe sotto indagine o manipolate per arrivare a manipolare infine il Cavaliere stesso. Posso fornire tutti gli elementi utili ad indagare... mi ricordavo ancora i rapporti che avevo letto all'epoca oltreché la missione stessa Ad esempio aveva un'ex fidanzata, se non ricordo male. Oppure si potrebbe colpirlo mentalmente convincendolo che le sue idee sono completamente sbagliate. Un lavoro delicato... anche se ora che possiedo le abilità Iga, in grado di annullare il Chakra... mi chiedo se utilizzandole riuscissi a "spegnere" questa fortuna. affermai alla Liberalità. Mi restava una domanda importante tra le varie che avevo posto, se non proprio un aspetto molto specifico del nostro ruolo Liberalità, nel caso che due Virtù ma anche banalmente due membri di più basso grado durante una missione o una discussione dovessero proporre due piani di azione o due visioni inconciliabili come funzionerebbe? Chi dei due cede il passo all'altro? Ci sono delle regole o precedenti? Era una domanda molto concreta, ed era bene sapere quale era il punto di vista di Hayate davanti a queste scelte. Ad Oto finiva generalmente in rissa. Ad Ame vinceva chi aveva più Ryo. Per Hayate invece?

    In ogni caso non avrei fatto alcuna rimostranza sull'invitare la coppia di Kiriani, al tavolo con la Liberalità. Non volevo di certo mancare una seconda volta di rispetto alla Virtù.

    Contestualmente alla nostra conversazione tra una pausa e l'altra avrei chiesto alla Virtù Liberalità, mi concede la possibilità di usare un paio di Cloni e sfruttare la Corte di Kusa per alcuni affari? In mezzo a questa gente mi sa che consigliare un nome di informatore di fiducia? Avrei necessità di reperire dati, vizi o abitudini su questo mercante dell'erba; ma anche su Settembre Inviolabile. Tra tutti i mesi di Meku è sicuramente quella più utile per me, visto che il mio stile di combattimento mi spinge a lasciare la prima azione al nemico. Lasciai passare qualche secondo E magari anche il nome di un alchimista affabile. Non mi dispiacerebbe ottenere qualche veleno in grado di sciogliere la lingua di questo mercante se riesco a raggiungerlo... conclusi, aspettando il suo permesso. [Nota per Febh]

    Se fosse arrivato allora avrei generato due Cloni, che sarebbero apparsi con le stesse fattezze della donna che stavo interpretando, e poi si sarebbero mossi in maniera tale da ottenere le informazioni che stavo cercando.




     
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